Decentrando Roma Capitale. Lente su Roma Sud.
il salone delle fontane. |
Turismo Roma. Lo storico progetto del decentramento urbanistico di Roma Capitale tra mille incertezze e gestione all’italiana. In attesa di servizi, infrastrutture e decisioni
Ecco come con l’«intanto costruimo» si fa la Terza Roma. E’ soprattutto a partire dagli anni Novanta che Roma Capitale sta concentrando le sue attenzioni su una vasta area che dalla Piramide guarda al mare. Le opere avviate e in attesa di decisioni si moltiplicano. Mentre i vertici politico-amministrativi temporeggiano. Il “macro” progetto è quello della cosiddetta delocalizzazione urbanistica.“Acqua” il comun’ denominatore. Ecco qualche esempio. A via della Vasca Navale la piscina olimpica per i mondiali di nuoto del 2009. A Via Accademia dei Georgofili la piscina per la pallanuoto ,sempre per il 2009, “benessere” e ristorazione annessi. A via Tito la struttura di forma ellissoide di dimensioni importanti e grandi capacità ricettive. Che si sommano con la riqualificazione di Piazza dei Navigatori, l’Air Terminal di Lafuente e il Cavalcavia Ostiense, il mercato di Testaccio, la Nuvola di Fuksas e l’Acquarium. E ancora la Nuova Fiera di Roma, Ostia secondo polo turistico e molte nuove infrastrutture, sia abitative che di trasporto a 360°. I tempi, gli sforzi e i fondi sono rilevanti. La Radio, la TV e i giornali ne parlano.
Insomma quello a cui stiamo assistendo è un vero è proprio “cambio di
veste” della città. Ovviamente la regione di cui sopra è quella più
interessata. I progetti però si propagano a macchia d’olio interessando
Roma nella sua totalità. A partire dalle riqualificazioni del patrimonio
culturale per arrivare all’idea di
Ostia secondo polo turistico. E’ però opportuno fare un breve excursus storico. Infatti il
decentramento urbanistico viene da lontano. ”La terza Roma si dilaterà su
altri colli lungo le sponde del fiume sacro” recita l’iscrizione sul
fregio del Salone delle fontane all’Eur, voluta dal Regime negli anni
Trenta. Nacque la linea ferroviaria Roma – Ostia il cui sviluppo continua
fino al 2006. Nel 1990 il ridisegno del collegamento ferroviario Roma –
Fiumicino da inizio all’impegnativo processo attuale. Ad oggi, nel 2012,
lungo il fiume Tevere, tra Via Ostiense e Via Colombo, non ci sono molti
spazi ancora edificabili. Il
Porto di Roma
e gli opportuni interventi alle infrastrutture esistenti completano il
profilo.
I mondiali di nuoto del 2009 non si potevano rifiutare. Nel 2005 il centro sportivo di Tor Vergata iniziava la “kermesse” dell’architettura con le controverse Vele di Calatrava, ad oggi ancora cantiere aperto. L’inchiesta dell’«Espresso» ne denota gli sprechi. Mentre il servizio delle Iene apparso su Ialia1 sottolinea come il malaffare sia profondamente radicato in Italia. Radio Popolare Roma riscontra una certa continuità con gli anni Sessanta. «Paese Sera» e l’emittente televisiva locale Roma Uno raffigurano la situazione in cui versano gli impianti sportivi. Infine il magazine locale l’«Urlo» disegna lo scenario urbanistico dell’area, in chiave attuale e futura, mettendo la lente d’ingrandimento su XI e XII municipio. A tutto ciò, come se non bastasse si è aggiunto il fantomatico progetto dello Stadio della Roma.
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